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Mercoledì 15 gennaio ore 21 ๐ฉ๐ข๐ฆ ๐ผ๐ฟ๐ถ๐ด๐ถ๐ป๐ฎ๐น ๐๐ฒ๐ฟ๐๐ถ๐ผ๐ป ๐ถ๐๐ฎ๐น๐ถ๐ฎ๐ป ๐๐๐ฏ๐๐ถ๐๐น๐ฒ๐
Introduzione a cura di Emilio Occhiaini di Billy Rivista
Venerdì 17 gennaio ore 21
Biglietto unico € 7,00
Verso la fine degli anni Sessanta, lo sviluppo urbano indiscriminato di Tokyo inizia a mettere a rischio la sopravvivenza degli animali che abitano il territorio circostante, e in particolare dei tanuki, cani-procioni molto diffusi in Giappone oltre che creature del folklore nipponico. All'inizio dell'era Heisei (dopo l'ascesa al trono giapponese dell'Imperatore Akihito), nei primi anni Novanta, i tanuki sono ormai allo stremo e decidono di ricorrere all'antica arte del trasformismo - una capacità metamorfica di assumere qualsiasi sembianza - per respingere gli umani e frenarne l'opera di disboscamento e cementificazione. Tra scherzi e agguati, la resistenza dei tanuki si scontrerà con un processo di urbanizzazione ormai irreversibile.
La lotta dei tanuki antropomorfi si carica di molti significati in un film raffinato e profondo che il maestro Isao Takahata mantiene in equilibrio tra commedia e dramma, dimensione politica e malinconica.
Dopo il capolavoro tragico La tomba delle lucciole (1988) e il delicato, esistenziale Pioggia di ricordi (1991), il maestro Isao Takahata per il suo terzo lungometraggio prodotto dallo Studio Ghibli - da lui co-fondato assieme al più celebre Hayao Miyazaki - accantona parzialmente il tono più realistico dei lavori precedenti per attingere a piene mani dalla mitologia popolare. E così mette al centro del suo Pom Poko (1994) - nato da un'idea proprio dell'amico Miyazaki - i tanuki antropomorfi della tradizione giapponese con il loro potere magico di trasformarsi, che in fondo riflette allegoricamente quello dell'animazione stessa.
I numerosi riferimenti alla cultura, alla spiritualità e ai costumi del Sol Levante - a partire già dal titolo che è l'onomatopea del rumore emesso quando i tanuki si battono come tamburi lo stomaco o gli enormi testicoli - non impediscono all'opera di Takahata di farsi universale e toccare il pubblico di ogni latitudine.
Sotto una superficie solo apparentemente leggera si rivelano molteplici chiavi di lettura, e ciò avviene mantenendo un equilibrio mirabile tra vari generi, dalla commedia al dramma al documentario.
Tag: cinema